Monday, September 29, 2008

Capitalismo, Socialismo e la Crisi dei Mercati Finanziari

Come ormai avrete appurato, fare un MBA mi ha allontanato dai miei sani principi comunisti. Questo non vuol dire che mi sono messa a tifare per i ricchi, tutt'altro! Mi ha solo convinta che in questa societa', per come abbiamo scelto di regolare l'economia, e per come vanno le cose in generale, usare il sistema capitalistico per aiutare i piu' bisognosi invece che appellarsi allo stato e al "pubblico" porti a a risultati migliori. 

Detto questo, in molti ci stiamo chiedendo cosa succede nei mercati finanziari in questi giorni, e cosa stia creando questoi incredibili casini. Beh, in breve (e in maniera molto terra-terra, una specie di "mercati finanziari come li capisco io): 
  1. Negli ultimi 5 anni e' stato dato a molti dei piu' bisognosi, cioe' a gente che non ha collaterale o grandi anticipi di capitale a disposizione, accesso a mutui a tasso variabile abbastanza vantaggiosi, con la speranza che dopo due o tre anni, quando il tasso fosse diventato fisso (e il pagamento fosse aumentato drasticamente), il valore della casa di proprieta' fosse cresciuto abbastanza da permettere al debitore di rifinanziare il mutuo e ritrovarsi con un pagamento che si potesse permettere. Per intenderci, in Italia senza un anticipo del 20% sul valore totale dell'immobile e senza collaterali di vario tipo non si pou' accedere ai mutui, mentre qua e' stato possibile fino ad ora.
  2. Il mercato dei derivati finanziari dalle grandi banche non e' (era?) regolarizzato in nessuna maniera. Cosi' le banche hanno potuto riciclare come debiti non rischiosi quei mutui concessi a gente non troppo affidabile dal punto di vista finanziario (con questo intendo solo che non aveva grossi collaterali a garanzia del debito). Cioe', questi mutui a tasso ridotto concessi a soggetti "a rischio" invece che essere messi nella pila dei rischi alti sono stati rimescolati insieme a mutui "sicuri" e usati come collaterale per altre operazioni finanziarie.
  3. Allo scadere dei primi tre anni di mutuo a tasso variabile, il valore delle case in generale e' calato invece che aumentare per via dell'andamento generale dell'economia. Quando le rate del mutuo si sono alzate a dismisura per stare dietro ai tassi di interesse, alcuni dei soggetti "a rischio" non sono riusciti piu' a fare i pagamenti del mutuo, e i mutui sono andati a pallino (they defaulted on their mortgage). Queste persone hanno cosi' perso la casa e hanno dovuto dare "fallimento" personale (qua e' possibile fallire personalmente e avere tutte le proprieta' al momento del fallimento confiscate. Pero' andando avanti nessuno dei propri guadagni e' piu' confiscabile, che e' come dire che si ricomincia da zero con il lavoro, uno stipendio, etc.). Ora, i loromutui pero' erano stati messi a garanzia di altre operazioni finanziarie da altre banche, che tutto ad un tratto si ritrovano con un mutuo che invece e' carta straccia. Ergo la crisi delle banche.
  4. Quando una banca si ritrova in una situazione di sottocapitalizzazione come quella delle banche americane (cioe', hanno piu debiti che capitale che le garantisce), la loro situazione non e' diversa dalla persona che ha chiesto un mutuo peruna casa che non si puo' permettere. Ergo i creditori hanno smesso di dargli soldi per le loro operazioni xche' non si fidavano piu' che potessero ripagarle e hanno iniziato a fallire.
  5. Qui diventa complesso, e devo mandarvi a leggere i dettagli dagli economisto che sanno il fatto loro. Potete leggere i dettagli QUI. In sostanza, prima salta Bear Sterns, e il governo decide (in maniera anti-capitalista) di supportarlo per evitare il fallimento, dicendo "e' una cosa che succede una volta sola". Poi sono venuti Freddie Mack and Fannie Mae, che essendo societa' pseudo-governative si aspettavano di essere salvate. Poi e' stata la volta di Lehman Brothers, e la fed ha detto no, no, adesso basta. Pero' poi e' venuto fuori che anche AIG aveva fatto casino, e la fed ha salvato AIG. Quindi un casino: alcune ditte private salvate con i soldi pubblici in pieno spirito comunista, altre compagnie lasciate fallire in pieno spirito capitalista, e adesso un "bail-out" plan che dovrebbe salvare i mercati finanziari dai casini che loro stessi hanno creato con i soldi pubblici. In sostanza, privatizzare i debiti, socializzare le perdite- lo so che in Italia non e' un concetto nuovo, ma per l'economia americana e per i mercati finanziari in generale questo e' uno shock! In sostanza adesso la gente e' per strada a protestare, gli economisti sono quasi tutti a favore del lasciare fallire le istituzioni finanziare, ma il governo ha una fifa blu che questo significhi lanciare ale ortiche miliardi e miliardi di miliardi di dollari (privati) e vuole intervenire.
 Togliere ai poveri per dare ai ricchi sembra essere lo spirito di questo bailout, che mi trova incredibilmente incazzata. Una serie di letture per capire meglio quello che sta succedendo, scritto non per economisti e finanzieri ma per noi:

Why Paulson is Wrong- il mio preferito, le ragioni per cui bisognerebbe lasciare fallire le banche
The Risk of re-Regulation- un bellissimo quadro di come i meno abbienti beneficiano del sistema capitalistico

Eccoci qua. Il dilemma di come gli Americani applicano il comunismo solo ai ricchi. Interesting!!

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Saturday, September 27, 2008

Gli Americani Comunisti

Image courtesy of Indexed.

Certo che gli Americani riescono sempre a sconclusionare ogni punto di riferimento che uno puo' avere. Per esempio, il piano di salvataggio dei mercati finanziari. Riescono a fare una cosa comunista (intervenire a livello governativo per ristabilire bilanciamento all'economia quando inr ealta' sono le ditte private che hanno scazzato alla grande), pur riuscendo a dare soldi solo alle banche, ai banchieri, e alle istituzioni che l'anno scorso hanno distribuito bonus plurimilionari anche alla gente con due anni di esperienza. Epporcaputtana! 


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