Thursday, May 12, 2005

Lettera a un'amica sfocata

Che dire. Ho letto la tua mail un paio di ore fa, e devo dire che non riesco a dirti niente. Non riesco a trovare una giustificazione, non riesco a spiegarti cos'e' successo con una bella serie di circostanze logiche che mi hanno impedito di fare altrimenti. Non sarebbe vero, non e' cosi', non ho una scusa da proporti, mi sento solo in colpa per essere un'amica sfocata. Cioe', ad essere precisi, non e' "sentirmi in colpa" che sento, e' la consapevolezza di non sapere cosa e' successo, e come ho fatto ad allontanarmi e ad allontanare una persona a cui voglio cosi' bene. Il che rende le cose peggiori sotto molti aspetti- se fossi arrabbiata, o impegnatissima, o qualcos'altro, avrei quantomeno per me stessa una spiegazione, una logica, che mi faccia da cuscino. In realta' non c'e', e non so perche' non c'e'.

e in piu' c'e' da dire che avrei voglia di scriverti una mail come si deve, per ricolorarmi e ricolorarti, ma ci sono modi e maniere in cui questo andrebbe fatto, e non penso che l'email sia il modo giusto. E infatti le righe di cui sopra giacciono li' dal 4 maggio, e non e' proprio giusto che sia cosi'. Alla fine mi hanno detto che vai a vivere con lui - che bella notizia! anzi, una notiziona!! Insomma, ci sono cose belle che e' bello dividere, cose grandi. Vorrei passare piu' tempo con te, e raccontarti, e soprattutto starti a sentire. avrei anch'io un paio di cose di cui parlarti, ma onestamente un anno dopo non mi sembra che abbiano piu' molto senso, ne' che ci siano questi enormi ostacoli da sovrastare. In breve ti dico: se al mio matrimonio ci fosse la tizia e non ci fossi tu, saprei per certo che qualcosa di orrendamente sbagliato sta succedendo nella mia vita. Cioe', che io sto facendo qualcosa di dannatamente sbagliato. E non e' per farmi stare meglio che dovresti venire, bada, se non venissi capirei, ma a quel punto saprei anche che non saremo mai piu' negli stessi termini. Non so piu' se valga la pena cercare di non capire le persone a cui vogliamo bene. Io ti capisco, e capisco anche qualsiasi cosa tu voglia fare in proposito. Ma se gia' non mi hai detto di una cosa cosi' bella come il fatto di andare a vivere con lui, capisco anche che nella tua vita non sono piu' cosi' parte. Ho paura che tu abbia gia' scelto, e la cosa mi terrorizza. Avrei voglia di abbracciarti e di sentire tutte le cose che hai da raccontarmi. Ma non sta a me scegliere, perche' io ho gia' scelto di capire che il mio matrimonio a Novembre non ti e' interessato, e che mi hai ripagata con la stessa moneta. E onestamente non mi interessa. Sapevo che eri arrabbiata, sapevo che non c'eri, sapevo che non c'era niente che potessi fare. Non c'e' nemmeno adesso. Vorrei solo che tu ci fossi a Giugno, e questa e' una decisione che spetta solo a te.

Vieni, perche' abbiamo bisogno di ricolorarci, di passare qualche ora a divertirci, a riconciliarci con le nostre vite che vanno sempre piu' ognuna per la sua strada. Ma niente ci impedisce di continuare a rendercene partecipi.

Ti voglio bene

nessa

2 Comments:

At 2:15 PM, Anonymous Anonymous said...

Se va bene mi prendo una parte di merito...se va male non ne è colpa...
E comunque hai sempre le mie amiche, visto che le tue te le sei giocate..
rowena

ps
scherzo!

 
At 4:13 PM, Blogger Bridging Jones said...

Fuck! good point Rowena!!! :D

 

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